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La Lavatrice Sostenibile


Vi propongo alcuni spunti per rendere la vostra lavatrice un po' più sostenibile (trovate i vari link in fondo al post).




Le basi:


La lavatrice impiega una notevole quantità di energia. Per risparmiare sulle bollette e sulle relative emissioni, è consigliabile farla partire solo quando è abbastanza piena  e rinunciare all'asciugatrice, tornando al buon vecchio stendino.

Andrebbero inoltre preferiti lavaggi a basse temperature e a breve durata.



Le microplastiche:


Il lavaggio degli indumenti sintetici è tra i principali responsabili dell'inquinamento delle acque a livello globale, a causa delle microfibre plastiche che vengono rilasciate e che entrano nell'ambiente in forma già frammentata. Almeno un terzo delle microplastiche che inquinano le nostre acque e che vengono mangiate dai pesci deriva dallo scarico della lavatrice.

I principali fattori che portano alla diffusione delle microplastiche sono:

-  I detersivi in polvere: la polvere esercita un'azione abrasiva sui tessuti, generando così un maggior numero di microplastiche. Per questo motivo, è fondamentale perlomeno sostituire i detersivi in polvere con quelli liquidi.

- L'elevata temperatura di lavaggio: più alta è la temperatura e più i tessuti vengono danneggiati. Meglio quindi prediligere basse temperature (che implicano anche un minore consumo di energia, win-win!)

- La velocità di centrifuga e la durata del lavaggio: più la velocità è elevata e più il tessuto rischia di essere danneggiato. Lo stesso discorso vale per la durata del lavaggio.

- Il livello di riempimento della lavatrice: lasciare tanto spazio all'interno della lavatrice permette agli indumenti di muoversi più liberamente, rischiando così di essere rovinati.

- Il numero di lavaggi per singolo indumento: sarebbe opportuno lavare gli indumenti in lavatrice solo se veramente necessario.

- La scelta del capo di abbigliamento in funzione del tessuto: alcuni materiali generano più microplastiche di altri. Idealmente, dovremmo acquistare solo capi di abbigliamento che non contengono materiali sintetici. Tra i materiali sintetici, l'acrilico è il peggiore, il poliestere è un po' meglio, e ancora meglio è il tessuto misto poliestere-cotone.


Tutte queste sono comunque buone pratiche per una lavatrice più sostenibile, microplastiche a parte.

Comunque, dato che non voglio farvi buttare via metà del guardaroba (che sarebbe anche poco eco-friendly), la buona notizia è che esistono degli escamotage per lavare comunque i vostri tessuti sintetici. I più comuni sono:

- Guppy Friend: si tratta di un sacchetto per indumenti finalizzato a ridurre il rilascio di microplastiche. Usarlo è semplicissimo; basta inserire gli indumenti "a maggior rischio" nel sacchetto, metterlo in lavatrice e, una volta svuotato a fine lavaggio, pulire la superficie interna del sacchetto manualmente. L'efficacia di Guppy Friend è almeno dell'80%.

- Cora Ball: si tratta di una sfera che, quando viene inserita nel cestello, cattura microfibre. Questa soluzione ha un'efficacia circa del 30%.

- Filtro per lavatrice.



Il detersivo:


Dato che non amo i packaging in plastica, vi segnalo di seguito alcune alternative plastic-free al detersivo tradizionale.


Il detersivo "alla spina" (cioè senza packaging in plastica): è disponibile in alcuni negozi biologici, tra cui NaturaSì e Negozio Leggero.


Le soap berries o soap nuts: queste "bacche" sono i frutti di piante che appartengono alla famiglia delle Sapindaceae, che sono infatti anche dette "alberi del sapone". Sono ricche di saponina e si usano per questo motivo come materia prima per la produzione di detersivi naturali. In più, sono completamente biodegradabili. Quando queste noci entrano in contatto con l'acqua, la saponina viene rilasciata e i capi vengono così puliti.  

Utilizzarle è facilissimo: acquistando queste bacche, vi verrà dato in dotazione un sacchetto di cotone, nel quale inserirete 5 noci. Basterà poi mettere il sacchetto in lavatrice, senza detersivo né ammorbidente, e lasciare che le bacche facciano il loro lavoro. Le soap berries possono essere utilizzate per 3 o 4 carichi e possono poi essere smaltite nel bidone dell'umido. Queste bacche sostituiscono anche l'ammorbidente perché lasciano il bucato molto morbido. Ultima buona notizia: le soap berries sono perfette per chi ha la pelle sensibile, perché sono ipoallergeniche e non contengono additivi chimici. Unico problema: perché le bacche si sciolgano in sapone è necessario utilizzare acqua calda, sprecando così molta energia. Questa pecca può essere risolta sciogliendo le bacche in un bicchiere di acqua bollente prima di utilizzarle per creare una specie di sapone liquido.


Last but not least, l'Ecoegg è uno strumento di lavaggio innovativo che utilizza due tipi di pellet naturali racchiusi in un uovo riciclabile. E' un ottimo sostituto del detersivo e dell'ammorbidente, anche perché non contiene sostanze chimiche dannose per la pelle. I pellet vanno sostituiti più o meno ogni due mesi (dipende un po' da quanti lavaggi si fanno), mentre l'uovo si può riutilizzare.



Dove potete trovare tutte queste belle cose:



Fonti:

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